Matteo Mandelli


Nelle crepe della realtà nasce il senso.
L’arte per me è un varco, un punto di contatto tra ciò che esiste e ciò che potrebbe essere. Non offro risposte, ma innesco domande.
Ogni opera è un incontro, un momento sospeso in cui il gesto fragile si intreccia con l’audacia dell’introspezione.
YOU non è solo un nome: sei tu, osservatore, a completare il significato.Lavoro con materiali che mutano, che riflettono il tempo e lo spazio. Il vetro spezzato, la plastica trasportata dalla distrazione umana, gli schermi tagliati: ogni frattura è un’apertura, una possibilità. Provocare non basta; voglio costruire.
L'atto performativo per me è un manifesto di una necessità collettiva di guardare oltre, di trasformare il pensiero in esperienza tangibile, un invito a interagire con il mondo in modo nuovo e consapevole.L’arte non è mai comoda, ma è sempre necessaria. Chiede di scegliere, di rischiare, di rispecchiarsi nel limite.
Nel tuo sguardo l’opera si trasforma, perché solo attraverso di te si compie davvero.